Il caffè Perù

La posizione geografica e le caratteristiche orografiche del Perù, attraversato da Nord a Sud dalla catena delle Ande, danno luogo a regioni climatiche diverse, determinando condizioni favorevoli per le più svariate colture, da quelle tropicali a quelle tipiche delle zone temperate.

Nel Perù si possono distinguere tre regioni naturali:

Ad occidente, la regione della costa, stretta fascia costiera arida e desertica, fertile solo nelle vallate; al centro, la regione della Sierra, detta anche regione delle Ande, formata dalla Catena Andina; ad oriente, la regione della Montana o della Selva, la più selvaggia, confinante con il Mato Grosso.

Benchè la maggior parte della popolazione del Perù viva sull’agricoltura e questa attività costituisca una delle principali risorse dell’economia peruana, le difficoltà economiche che deve continuamente affrontare questo Paese, dipendono prevalentemente dalla scarsa produzione agricola.

Infatti nell’intero territorio peruano, soltanto una superficie di circa 1.610.000 ettari può essere considerata arativa: il chè equivale a meno del 20% della superficie territoriale. Per un terzo, questo arativo è situato lunga la zona della costa, di per sé arida, ma fertile, con il sussidio dell’irrigazione, presso i corsi d’acqua; gli altri 2/3 sono nelle zone della Sierra.

La zona Montana, tropicale ed umida, è per lo più, ancora vergine. Proprio in questa zona troviamo le piantagioni di caffè.

La coltura del caffè in Perù viene preceduta dal cotone e dalla canna da zucchero, comunque è in continuo aumento e così la sua esportazione soprattutto con destinazione U.S.A.

La zona Montana che corre parallela al mare nella parte interna delle Ande viene divisa in Nord, Centro e Sud. Ovunque viene prodotto caffè, ma in ordine decrescente, abbiamo il miglior caffè nella zona centrale e propriamente nella valle di Chanchamayo, poi nella zona del Nord ed infine in quella del Sud.